Pubblichiamo questo l'articolo apparso sul periodico web La Scommessa Sportiva, che riteniamo degno di nota.
Il Rangers di Glasgow è stato ufficialmente escluso dalla Premier League scozzese a causa dei suoi guai finanziari. Quanti di voi non hanno mai pensato un giorno di assistere dal vivo all’Old Firm, il derby tra Celtic e Rangers, una delle sfide più sentite e più antiche – la prima sfida si giocò nel 1888 – nella storia del calcio? Una partita con forti significati extracalcistici, senza eguali nel mondo. Infatti se a Roma nella stessa famiglia possono esserci laziali e romanisti, come a Milano milanisti e interisti, a Glasgow la differenza è culturale, religiosa. I cattolici del Celtic, club fondato da irlandesi, contro i protestanti dei Rangers.
Una partita che proprio pochi mesi fa ha mostrato – purtroppo per l’ultima volta almeno per qualche anno – tutto il suo splendore. Il Celtic poteva vincere matematicamente il titolo sul campo di Ibrox contro una squadra ormai sull’orlo del fallimento, penalizzata in classifica e in caduta libera, con giocatori ormai senza stipendio e pronti ad andarsene. Quel giorno però sentirono l’urlo dei propri tifosi, quell’orgoglio di chi per un giorno voleva mettere da parte i propri disastri e non consentire agli odiati avversari di festeggiare e sbeffeggiarli sul proprio campo. Ne è uscita una partita incredibile, con i Rangers a dominare in largo e in lungo la gara, sfruttando anche la doppia superiorità numerica, vincendo per 3-2 e festeggiando una vittoria inutile, visto che era già certa l’esclusione dall’Europa, ma molto significativa per i propri tifosi. Quel derby ora non ci sarà, perché la SPL ha deciso di rendere ufficiale l’esclusione del club protestante di Glasgow, con il voto della gran parte delle società della massima serie, che non hanno accettato la richiesta del nuovo presidente – Charles Green – di prendere parte alla Premier League sotto un altro nome.
È arrivata così l’esclusione e ora i Rangers rischiano di dover partire addirittura dalla Third Division, anche se la speranza è che si possa giocare la prossima stagione in First Division. Si cancella così una delle squadre più gloriose e più titolate nella storia del calcio britannico, con 114 titoli totali è la società ad aver vinto di più al mondo, ma non la sua storia. Le urla di Ibrox, la finale di Coppa delle Coppe del 1972 vinta per 3-2 sulla Dinamo Mosca, con i tifosi a invadere in campo finendo per scontrarsi con la dura polizia spagnola, e l’esclusione per due anni dall’Europa, e i nove titoli consecutivi con Souness prima e Smith dopo sulla panchina, con in campo una squadra che veniva illuminata dalle giocate di Gazza, da Brian Laudrup e dal bomber McCoist. Proprio quest’ultimo era tornato a casa da un anno per allenare la squadra. Ha assistito al suo fallimento, ma è riuscito a trasmettere ai propri giocatori lo spirito dei Gers nell’incredibile 3-2 del marzo scorso. Quel giorno la squadra è scesa in campo con il carattere proprio dei Rangers ed è stata sospinta dalla storia di questa società. Quella nessuna crisi economica potrà mai cancellarla.
